Saresti d’accordo con
Freddie nel dire che i Queen hanno più punti in comune con Liza Mannelli che coi Led Zeppelin?
Eravamo un mix di tutte queste
cose. Abbiamo abbracciato il valore di gruppi come i Free. Ci hanno influenzato enormemente, ma il nostro modo di porci era
molto diverso. Non sono sicuro si trattasse necessariamente di show-business, ma abbiamo utilizzato ogni possibile mezzo per
entusiasmare il pubblico. Costumi, luci, ogni effetto teatrale che ci veniva in mente. Volevamo allestire uno spettacolo completo.
Volevamo che le persone si sentissero stordite al termine di uno show dei Queen. Avvertivamo il bisogno di abbagliare il pubblico
e sbalordirlo sino al limite e il tutto al contempo doveva essere una festa.
"Bohemian Rhapsody" cambiò tutto?
Onestamente, “Boh Rap” non ha avuto un tale impatto su di noi. È stato un picco, ma uno dei tanti.
Con ogni nuovo album sondavamo nuovi territori, con un approccio diverso. Volevamo ricominciare d’accapo dopo ogni disco.
Quando ci sedevamo per lavorare ad un album, la prima cosa che facevamo era lasciarci tutto alle spalle, poi rimettevamo tutto
assieme in un modo nuovo. “Boh Rap” è soltanto una delle cose nate con questo approccio.
Quando senti che “Bohemian Rhapsody” è stata ancora
una volta votata come "Miglior Singolo Di Tutti I Tempi” non sei tentato dal dire: “In realtà, ci sono tonnellate
di brani migliori”?
Onestamente, non penso ci siano brani migliori. Personalmente, non me ne viene in mente uno. Persino
i Rolling Stones…Non penso che abbiano fatto nulla che eguagli “Boh Rap”. Detto questo, sarei d’accordo
nel dire che gli Who furono una band migliore dei Queen.